sabato 3 novembre 2007

legge e alcol

Da città invisibili di Calvino:
Marco Polo d
escrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell'arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: – Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa.
Polo risponde: – Senza pietre non c'è arco


La legge esiste per impedire, la sopraffazione dell'ordine e della civiltà da parte dell'anarchia.
Una barista accostatami mentre ero al bancone del bar, mi chiede(ricorro alla forme del dialogo diretto per praticità di forma):
- ma ti pare giusto? hanno mandato fuori una mia amica+altre che solo ieri ero alla sua festa di compleanno.
io svogliato rispondo
- mi pare giusto, se una beve è giusto che venga mandata fuori.
- per poco rischi anche te....(con tono provocatorio)
- ma io non ho mai la balla cattiva.
- nessuno ha la balla cattiva, e poi non avevano bevuto.
- sbagli, e poi io non rischio niente sulla carta di identità c'è scritto "anno di nascita 1988"(loro avevano meno di 16 anni)

Chiusa cosi la conversazione in modo come dire non chiudendola, me ne torno a casa pensando alla precedente conversazione, chiedendomi come sarebbe continuata; e fra le varie opzioni che vi risparmio una conclusione credo valga la pena di citare:
(avrebbe ribadito)
-parli cosi solo perché tu ne sei fuori, ma avrei voluto vedere se te lo avessero fatto a te. (scena del tipo con i sotto titoli,"e ora? hai il coraggio di ribattere")
- semplice mi sarei arrabbiato e me ne sarei andato, tirando giù anche qualche bel porco, già avrei fatto cosi maledicendo il posto.
- vedi ?(per dire "è inutile che parli tanto, ti saresti comportato peggio di loro").
- si, e ti spiego anche perché: ora ho la maturità e riesco a comprendere che era ed è la cosa giusta da fare, a suo tempo non avrei capito come probabilmente non hanno capito loro, più spiegarglielo, 1,3,5,10 volte non capiranno. puoi dire quello che vuoi, potrei addurre molte motivazioni al mio punto di vista e tu 1 o 2 al massimo, tu ora probabilmente non capisci, nonostante sulla tua carta di identità ci sia scritto 1989, ma non capisci soprattutto perché ad essere colpite sono tue amiche, forse domani o un altro giorno capirai. questo è il riflesso della concezione della società che gira sulle amicizie, siccome che ti conosco ti faccio passare di la o avere questo o quello, esisterebbe un termine esatto per questo sistema ed è "sistema mafioso",(non fraintendetemi non è mia intenzione parlare del sistema). Comunque un giorno capirai e non bisogna essere idealisti, di destra o di sinistra, filo-governativi o dei centri sociali, nazionalisti o no , timorati di dio o laici, sognatori o realisti; Basta il senso civico che dovrebbe essere una cosa innata in ognuno di noi ma così non è, qui mi avvalgo l'onore di riprendere Gandhi, riassumendo il senso di un suo discorso, lui diceva che se una legge è ingiusta non va rispettata, ma questa è una legge giusta.

questo ultimo pezzo lo lascio per i pochi coraggiosi che avranno avuto il coraggio di arrivare fino a qui:
Troppi morti ci sono dietro di noi, (quasi tutti giovani), morti per cosa? per una birra di troppo,(in effetti se fosse birra il problema sarebbe minore), non ho le statistiche alla mano è tardi e non ho voglia di cercarle, sono morti senza motivo i loro addii non hanno un senso, anche perché non hanno avuto il tempo di lasciarli, non esiste un abnegazione a un ideale superiore a un bene comune, no è una semplice e squallida malattia che non ha cura, sicuramente questa legge non è la cura, ma nemmeno il vaccino eppure è un passo avanti ( non ci ripongo più di poche speranze sul fatto che serva a qualcosa).
E' una pietra, ma la pietra senza arco è inutile.

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