sabato 19 gennaio 2008

napoli (non merita la maiuscola)

Era inevitabile che mi accingessi a scrivere questo post; mi sono ripromesso di non farlo ma il gli ultimi 2 fatti mi obbligano.
Ebbene si è il momento di parlare del sud; di napoli, della sicilia e della mafia.
Spero di parlare solo di napoli perché a parlare di mafia ci vorrebbero forse 7000 pagine e neanche basterebbero, sulla sicilia bisognerebbe recuperarne 4500 dal precedente ed aggiungerne come minimo 8000, per non parlare delle altre regioni del sud, specifico nel saggio sulla mafia minimo 1/3 sarebbe dedicato al nord.
I 2 fatti che mi portano a parlare di napoli, sono naturalmente: IL caso Mastella, e la condanna di Cuffaro, che è stato condannato oggi ma non mi dilungherò.
Parlerò solo di napoli, che sta rovinando l'immagine dell'Italia; mi ha colpito la notizia, della contro campagna mediatica delle località turistiche Venete, che ha come scopo distinguere le città Venete come Venezia, Iesolo (ne cito solo 2 perché non è una lezione di geografia), da napoli o per la precisione dal sozzume di napoli e provincia.
Una sensazione di orrido mi pervada la spina dorsale quando leggo i miliardi spesi per l'immondizia di napoli, e che si spenderanno per ripulirla ora; ma forse il peggio si tocco qualche tempo fa quando al governatore della regione campagna, è stato domandato "ma con tutti i soldi che avete ricevuto, come mai non siete riusciti a risolvere i problemi dei rifiuti?" la risposta fu per lo meno aberrante "e.... sa questa è napoli" (cito a memoria quindi potrei aver sbagliato le paro ma non il senso),. "sa qusta e napoli" cosa vuol dire? lo domando alle 3 persone che seguono quello che scrivo. La soluzione probabilmente è ed rimane il napalm! (più fattibile di far cambiare la mentalità di napoli).
Ma tolte le soluzioni definitive rimane il problema del momento tonnellate di "merda" napoletana da smaltire, inizialmente ero il più contrario possibile al fatto di far "emigrare" i rifiuti, ma pensandoci bene è l'unica vera soluzione l'obbiettivo primario ora è eliminare i rifiuti, e ci sono pochi discorsi da fare, la seconda fase che deve subentrare con molta violenza alla prima è semplicemente l'educazione, vorrei bestemmiare, non è difficile
separare il secco dall'umido (possono farcela anche loro, lo fanno i paesi in via di sviluppo), impossibile forse è avere gli inceneritori.
Una frase in particolare mi ha fatto imprecare non poco, e giuro che se avessi avuto la possibilità, sarei andato io a pianura (nel napoletano) con un bel carro armato, quando ho sentito un rincoglionito perché è questo che stanno dimostrando di essere, dire dopo aver bloccato una ruspa "pianura UNO, Stato ZERO"; Stato ZERO?!? giuro il primo pensiero è stato "muori nella tua immondizia terrone" (condito di molte bestemmie); so benissimo che questo pensiero e indegno e vergognoso, ma non ci posso far nulla e sinceramente non credo di essere stato l'unico a pensarlo.
napoli probabilmente è nella mano della mafia, che probabilmente controlla molti uffici pubblici e le nomine negli stessi, e quindi prima di muovere un dito bisogna spartirsi, i finanziamenti che arrivano.
chiudo rapidamente, lasciandovi con una triste citazione "il problema non è napoli, sono i napoletani".


PS. sugli altri argomenti spero di riuscire a non scrivere nulla.

giovedì 17 gennaio 2008

Amico

Un altra serata a bere con gli amici, mi ci voleva; scrivo dopo 2 tea alla cacciatora, i tea più amari che abbia bevuto.
Non in quanto a gusto ma agli argomenti che li hanno accompagnati, si parlava di amici cari amici, solari che si sono eclissati per motivi sbagliati, ai nostri occhi, ora inizio a vedere la fine di questa eclissi, ma resto preoccupato non potendo farci niente.
Tirati su ragazzo il tempo passa per tutti, gli amori finiti male si dimenticano, resterà comunque la cicatrice, non ti preoccupare resta a tutti un segno indelebile nel cuore, succede per molta altre cose.
Vorrei poterti aiutare ma non posso, vorrei apportarti la mie esperienza per farti soffrire meno ma non posso, a 19 anni (lo ho detto troppe volte) ho moltissimi rimpianti, pensandoci bene si ritorna al "antico" dilemma, meglio amare e soffrire o non amare? Io, ho sempre risposto amare e la ho pagata, ma non mi pento delle lacrime che avrei voluto versare, ma che non ho versato e invece di versarle, ho affidato i miei ricordi, le mie sensazioni a una canzone.
Dannata decisione! ora e forse per sempre, sentirò il cuore trasalire di amarezza e tristezza, al solo sentire queste divine canzoni.
Non mi sono mai chiesto il vero motivo per cui ho scelto storia, e a chi me lo chiedeva rispondevo " passione che ci posso fare", in realtà (sempre se sia questo il vero motivo, non posso giurarlo) i motivi sono 2, il primo forse il più importante (ma non lo era al momento della scelta), risiedeva nello spirito di Italiano che alberga nella mente e nel cuore, sensazione che credo abbia influenzato la scelta di Trento, si spirito Italiano in quanto è la storia che ci reso quello che siamo e quello che saremo. La seconda, alberga sempre nel mio cuore, in una parte più superficiale alla prima, che consiste nella soluzione di arretrare i problemi e viverli come se fossero successi qualche mese prima, vantaggio per tutti vedere le cose con distacco, voi direte: ma sbagliate perché presto o tardi devo fare i conti con la mia coscienza, ella è molto più crudele ed imperiosa di qualsiasi giudizio storico.
Caro amico, nulla finirà mai tutto è la conseguenza di tutto, sarebbe inutile negarlo e tu lo sai, non meglio di me ma lo sai, forse tu puoi fai un passo avanti è dimentica dove poggiava quello precedente, io non lo farò e non voglio farlo, come ho già detto servono sia le persone coi piedi nel fango, sia quelli con la testa fra le nuvole; se manca uno dei 2 la società perde la sua identità.

giovedì 10 gennaio 2008

Inutile

Troppe partite perse, ci si mette sempre l'anima, si sputa sangue dal primo al ultimo minuto in campo e pure è inutile, la maggior parte delle volte, non siamo noi a decidere l'andamento della partita eppure senza il nostro gioco sarebbe tutto inutile, nel senso non basta un giocatore per salvare una partita. nello sport ho sempre rappresentato lo zoccolo duro, ci si fa spazio "a sportellate", e gli avversari fanno lo stesso, io sono abituato a giocare partite perse, ma non per questo mi arrendo, ci metto tutta la cattiveria necessaria e anche di più per quel che mi riguarda, non mollerei mai, a testa bassa sempre e a giocare. Peccato che la vita non sia una partita saprei come giocare, come muovermi quando fare appello al mio orgoglio, quando rischiare giocandosela sul fisico, quando metterci il fallo in modo da spezzare il gioco all'altra squadra ma questo non conta nella vita reale, non contano i sacrifici che fai ci sarà sempre qualcuno, che otterrà senza fatica quello che te costa, non dico il cuore ma quasi, non importa quanto tu ti impegni, quanto sangue sputi, no non serve è inutile, arriverà sempre qualcuno dal nulla che ti ruberà la scena e si prenderà la gloria, e tu sarai li a guardare come un rincoglionito(sebbene non ci sia la neve). Li a guardare senza far nulla in questa parte della settimana sono ritornato al passato, ho capito quanto mi manchi, e neanche il tempo di di dirlo il presente mi ripiomba addosso e io inerme prendo il colpo, come se potessi fare altro. "A essere troppo realisti non si realizzano i propri sogni" triste ma pur vera realtà, ed è anche vero "che si invecchia quando i ricordi sono più dei sogni", ormai non saprei dire la mia età in base a questa teoria. ma non importa se ho 70-80-90-100 anni, quello che importa è essere disposti a combattere per una causa, quella in cui si crede, alla maggior parte delle persone il concetto del sacrificio è paradossale, sbagliano! (sacrificio vuol dire anche rispettare tutti i limiti di velocità), dove sono lo devo a tutto quello che ho sacrificato, i rimpianti sono infiniti ma lo rifarei; bisogna considerare certe scelte nel momento in cui sono state fatte e non con il segno dei poi. In questa visione il 2 di briscola potrebbe valere più di un 3, peccato che col segno dei poi mi accorgo che il 2 che avevo in mano era il 2 di bastoni; peccato che la briscola fosse a spade pd!

sabato 5 gennaio 2008

Vecchi ricordi

Era da ormai molto tempo che tornando a casa, solo in macchina, non provavo questo senso di vuoto. La pioggia che gocciola sul mio parabrezza mentre canticchio whis you were here, ogni centimetro d'asfalto che mi lascio alla spalle, mi strappa un pensiero, il cuore si lacera. ed ecco che appena affrontata la rotonda, mi assaltano dei vecchi ricordi che non avevo dimenticato, anzi sempre li presenti ma ormai "cauterizzati" lasciando solo la cicatrice, poco mi importava. legati a quei ricordi di strada lasciata alle spalle, di rotonde, di ponti da superare; è infondo legato alla sensazione, di doversi arrabbiare e lottare fino al ultimo, al ultimo e basta, infischiandosene del dopo forse in realtà era inutile tentare di salvare qualcosa, il mio solito errore di accontentarmi, "si, in fondo va bene così, e basta". Chi si accontenta è finito, non esistono punti di arrivo ma solo punti di partenza più alti. Questa amarezza, questo buco nello stomaco, non so se alimentato o attutito dalla solitudine, ma so che questa sensazione mi accompagnerà fino a domani mattina, forse durante tutto domani e il giorno dopo, uno dopo l'altro.