sabato 4 aprile 2009

riflessioni sul passato in se

La storia si cambia o si cancella, come insegna Orwell in 1984, il passato invece no quello rimane impresso nella nostra anima.
Oggi in un occasione particolare è stato detto "in questi giorni sono stati detti molti "se" e molti "ma", è inutile continuare a farsi domande lo ha chiamato a se perché aveva deciso di aver visto abbastanza", dopo il "perché" avrei detto che è così che doveva andare ed è cosi che è andata.
"Chi controlla il presente, cambia il passato e chi controlla il passato controlla il futuro" suonava circa così, lo stesso Winston dopo il lavaggio del cervello, dopo aver tradito la cosa che considerava più importante della sua stessa vita, di qualsiasi cosa non ha dimenticato il significato di quello che aveva vissuto, anche se ciò non aveva più senso eppure lo faceva, lo facciamo anche noi riviviamo il passato e ci torturiamo con quei maledetti "se".
Forse aveva di nuovo ragione lui, quando diceva che se mancava un aggettivo che definisse una sensazione negativa, sarebbe sparita anche l'idea con la parola; già forse si ma troppo spesso la sera guardo fuori dalla finestra o il soffito scuro e mi chiedo "e se avessi fatto così, ora forse si starebbe meglio, non avrei sofferto, oppure....oppure".
Non so chi ma qualcuno mi disse che "viviamo per cercare la felicità ma se la troviamo fuggiamo da essa" lui supponeva che si fugge per paura della felicità o che si possa spezzare, probabilmente ha ragione lui però io credo che si fugga perchè una volta raggiunto lo scopo, molti non siano disosti a combattere per mantenerla, sepre come diceva orwell "il modo più veloce per finire una guerra è perderla".
per chiudere "la storia nostra è la storia della nostrsa anima; e la storia dell'anima umana è la storia del mondo" Benedetto croce

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