lunedì 11 giugno 2007

Invece di studiare

Eppure continuo a pensarci (non avrei più dovuto vederla), a lei silenziosa, che traffica insieme alla sua amica col cellulare, mentre nel bar si diffonde la musica jazz. Non riesco a scordare il suo profilo, sentendola parlare mi sembra di conoscerla da anni, anni che in realtà sono pochi giorni forse un paio settimane, per casualità proprio un caso, maledetto quel giorno, in cui potevo starmene a casa ad ascoltare del sano rock and roll, e invece sono andato a mangiare a casa di una che non avevo nemmeno presente chi fosse, in fondo mi ci aveva invitato un suo amico a tradimento. Stavo studiando Hegel e mi è rimasta impresso il concetto di astuzia della ragione, che in poche parole e per farla molto semplice, tutto accade secondo uno schema preciso che porta al raggiungimento dello scopo dello spirito. Non riesco a fare a meno di chiedermi se è un caso del destino un moto, per dormire non pensando agli esami, oppure una casualità indotta dal mio amico di bevute, non voglio pensarci eppure tentando di non farlo ci penso. Ironico il destino. Ci sono fattori che ritornano inquietantemente, ma questo non importa tutto giunge al termine: il campionato, gli allenamenti, le amicizie createsi in anni di scuola, giunge al termine anche i 5 anni più stupidi della mia vita pieni di alti e bassi di domande. Si giunge al termine ma rinforza quello che rimane, crea al distacco necessario per diventare obbiettivi e giudicare con lucidità, tranquillità; ma questo in fondo non comporta nessun cambiamento il passato e il passato, a volte ritorna, e a volte fa male, molto male, invece in altre ti riempie lo spirito di calore e forza, e anche se una volta faceva male ora si trae nuova energia, forse per riscattare la cicatrice che ha lasciato.

4 commenti:

dasca ha detto...

mi sentivo anchio così quando avevo 19 anni, un senso di perdita..poi è iniziata l'università e son passati altri cinque anni e non è cambiato molto..anche perchè come ogni buon studente sono fuori corso e i tempi si dilatano e le domande son sempre lì solo che son più pesanti....
goditi quest'estate di fine liceo, e soprattutto ogni giorno ha la sua pena da scontare.

Koda ha detto...

spero sia un a buona estate, come uomo posso solo affrontare con onore la pena

Anonimo ha detto...

dunque dunque....

1 grazie per il link, che onore!!! ;)

2 mi piace quello che scrivi ma mi ritrovo spesso a perdermi in frasi che godono di una struttura grammaticale dubbia... quindi mi sento demente e non commento perchè magari non ho capito un cazzo, alla fine. ...e allra xkè, senza togliere spontaneità, quando hai finito non mi aggiusti 2 pronomi? (è giusto per fare anche a tua sorella maggiore, non credere).

3 gli anni delle superiori sono inutili, quando li vivi. decisamente fastidiosi se gli capita di lasciarti qualcosa. a quelli come noi, come me e te almeno. alla dasca è andata di lusso, credi a me! l'ironia del destino è che te ne rendi conto solo dopo di quanto hai vissuto senza volerlo fare, di com'è facile passare dalla noia all'apatia quando le scadenze te le decidi tu. trovo che a 19 anni sia splendido riuscire a pensare invece di studiare, da quel che ho visto capita a pochi... =) ai miei frà non credo!

4 i profili sono spesso le cose piùù indimenticabile. come ci si lascia coinvolgere alla tua età (forse un po' più giovani, per la verità) ha un che di irraggiungibile. cresci e diventi un po' più dark dentro e un po' più indurito dagli eventi e più indipendente e forte, se ti va bene, e quando guardi vedi, ma non osservi. lsaciarsi colpire diviene una scelta... sai una cosa? chiamala. aspettare è da chi ha tempo. nessuno di noi ne ha....

peace
(e grazie)
n

Koda ha detto...

effettivamente la grammatica diciamo che è al quanto, diciamo problematica proverò a sistemarla. seguirò il tuo consigli ma meglio che lo faccia dopo gli esami.