domenica 17 giugno 2007

Verso un nuovo inizio?

Un altro risveglio, un altro giorno qui, in questa dannata trincea arroccati in questo monte, ormai è quasi una seconda casa.

È da troppi anni che al mio risveglio, la prima cosa che vedo siano queste “pareti” di terra e sacchi, e se pur non lo vedo di primo impatto sento la presenza del nemico, li dietro quei sacchi a 20-30 metri di distanza.

Ormai non so neanche più chi sia il nemico, se sia i loro o i nostri generali, che fino ad oggi ci hanno impartito sempre lo stesso maledetto ordine: Resistere, non cedere neanche un millimetro di questa terra insanguinata, e sembra che il nemico riceva lo stesso ordine tranne qualche rara occasione.

Dicono tutti che la logica di questa guerra sta cambiando, ed è vero è inevitabile che cambi troppi sono i caduti in questa guerra di logoramento, mi è appena arrivata un preavviso di trasferimento, in valle o sul altopiano dove sembra stiano preparando un contrattacco, con il grosso delle forze, si mormora anche che se l’attacco avrà esito positivo la guerra si concluderà entro pochissime settimane, lo spero non ne posso più di vedere morire, i miei compagni d’arme.

Oggi e nuvoloso ci sono delle nuvole scure che occupano il cielo, in questi giorni mi pare di sentire un vecchio compagno, che era solito recitare alcune poesie di Ungaretti, ma in questi giorni, di mattina appena mi vedeva sveglio, cominciava a recitare sempre la stessa, io lo ascoltavo perplesso e qualche istante dopo che finiva di recitare la poesia dicendo “di G. Ungaretti”, li chiedevo “sempre la solita, perché sempre questa?, ne sai tante altre”, lui per tutta risposta sorrideva, guardava distante oltre le nuvole, forse oltre l’orizzonte, mi allungava la sua borraccetta metallica e mentre lo faceva sussurrava “oggi è un buon giorno per morire, ma domani è sicuramente meglio”.

Ormai è arrivato l’ordine di trasferimento, la mia destinazione è in valle, la ci sarà la controffensiva, quella che si spera sia decisiva, ho combattuto molte battaglie, ho difeso molte postazioni ma non ho mai attaccato, io non ci credo alla fine di questa guerra ma se fosse vero, cosa ne sarebbe di me dopo, quale sarebbe il mio destino, quale sarebbe il mio posto? Quale sarebbe il nuovo ordine delle cose? Davanti a me ci sarebbe il nulla, forse basterà che mi affidi al mio credo di non tirarsi mai indietro, combattere fino allo stremo delle forze, ma senza un nemico da combattere senza qualcosa da difendere, non so cosa mi rimanga.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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